# sono nata il 21 a primavera Giornata mondiale della poesia

La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale Unesco nel 1999 ed è celebrata, ogni anno, il 21 Marzo, primo giorno di Primavera. Con questa giornata si riconosce all’espressione poetica un ruolo privilegiato nella promozione del dialogo e della comprensione

La poesia è in grado di sfondare i confini, le lingue e le differenze, portando con sé un ideale di bellezza che diventa globale. Attraverso l’universalità unificante del verso, si può veicolare un messaggio di pace, di scambio interculturale, di dialogo tra i popoli.

E mai, come in questo tempo così doloroso, diventa quasi necessario ancorarci al potere salvifico dei versi:  invadere con essi gli spazi che ci circondano, i luoghi vissuti quotidianamente,  le nostre aule, gli uffici, le nostre case è la risposta più potente più vitale, più pacifica e alta alle altre invasioni.

La poesia rigenera e rinforza i nostri pensieri: ci aiuta, ad amare la bellezza e a rifiutare categoricamente ogni forma di violenza.

prof.ssa Francesca Zerman Dipartimento di Lettere #calendario civile

 

LA FINE E L’INIZIO  di Wislawa Szymborska

Dopo ogni guerra

c’è chi deve ripulire.

In fondo un po’ d’ordine

da solo non si fa.

 

C’è chi deve spingere le macerie

ai bordi delle strade

per far passare

i carri pieni di cadaveri.

 

C’è chi deve sprofondare

nella melma e nella cenere,

tra le molle dei divani letto,

le schegge di vetro

e gli stracci insanguinati.

 

C’è chi deve trascinare una trave

per puntellare il muro,

c’è chi deve mettere i vetri alla finestra

e montare la porta sui cardini.

 

Non è fotogenico,

e ci vogliono anni.

Tutte le telecamere sono già partite

per un’altra guerra.

 

Bisogna ricostruire i ponti

e anche le stazioni.

Le maniche saranno a brandelli

a forza di rimboccarle.

 

C’è chi, con la scopa in mano,

ricorda ancora com’era.

C’è chi ascolta

annuendo con la testa non mozzata.

Ma presto lì si aggireranno altri

che troveranno il tutto

un po’ noioso.

 

C’è chi talvolta

dissotterrerà da sotto un cespuglio

argomenti corrosi dalla ruggine

e li trasporterà sul mucchio dei rifiuti.

 

Chi sapeva

di che si trattava,

deve far posto a quelli

che ne sanno poco.

E meno di poco.

E infine assolutamente nulla.

 

Sull’erba che ha ricoperto

le cause e gli effetti,

c’è chi deve starsene disteso

con una spiga tra i denti,

perso a fissare le nuvole.