#17 marzo festeggiamo la nostra bandiera

17 MARZO – “GIORNATA DELL’UNITÀ NAZIONALE, DELLA COSTITUZIONE, DELL’INNO E DELLA BANDIERA”

La legge 23 novembre 2012, n.222 riconosce il giorno 17 marzo, data della proclamazione a Torino dell’Unità d’Italia nell’anno 1861, quale “Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera” e dispone che nelle scuole di ogni ordine e grado siano “organizzati percorsi didattici, iniziative e incontri celebrativi finalizzati ad informare e a suscitare la riflessione sugli eventi e sul significato del Risorgimento nonché sulle vicende che hanno condotto all’Unità nazionale, alla scelta dell’inno di Mameli e della bandiera nazionale e all’approvazione della Costituzione, anche alla luce dell’evoluzione della storia europea”.

Si celebra anche quest’anno tale ricorrenza istituita come festività civile con “l’obiettivo di ricordare e promuovere i valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, e di riaffermare e consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica”.

L’Inno d’Italia, il canto degli Italiani di Goffredo Mameli, la bandiera d’Italia, tutta la storia che dal Risorgimento ha condotto il nostro Paese alla nascita della Repubblica e alla Costituzione, sono i principali temi da commemorare nella ricorrenza del 17 marzo.

La scuola rappresenta, prima di ogni altra istituzione, il luogo deputato ad approfondire e riflettere sui valori legati all’unità nazionale e alla Costituzione.

L’INNO

Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli, scritto nell’autunno del 1847 dall’allora ventenne studente e patriota genovese Goffredo Mameli, musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro, nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l’Austria.

L’immediatezza dei versi e l’impeto della melodia ne fecero il più amato canto dell’unificazione, non solo durante la stagione risorgimentale, ma anche nei decenni successivi. Non a caso Giuseppe Verdi, nel suo Inno delle Nazioni del 1862, affidò proprio al Canto degli Italiani – e non alla Marcia Reale – il compito di simboleggiare la nostra Patria, ponendolo accanto a God Save the Queen e alla Marsigliese.

Fu quasi naturale, dunque, che il 12 ottobre 1946 l’Inno di Mameli divenisse l’inno nazionale della Repubblica Italiana.

IL TRICOLORE

La bandiera italiana nasce come bandiera militare: fu proposta nel 1796 per distinguere il contingente italiano all’interno dell’esercito di Napoleone, nelle repubbliche Cispadana e Cisalpina. Il 7 gennaio del 1797 il Tricolore fu adottato, a Reggio Emilia, come bandiera della Repubblica cispadana: il blu della bandiera francese era sostituito dal verde, colore delle uniformi della Guardia civica milanese, quindi simbolo dei volontari che combattevano per l’Italia (e forse anche del verde paesaggio nostrano).

Con la sconfitta di Napoleone, nel 1814, il Tricolore fu abolito. Tuttavia, restò nella memoria degli Italiani e più volte fu innalzato contro gli Austriaci. Nel 1848 fu adottato nel regno di Sardegna dai Savoia, che vi inserirono il loro scudo (una croce bianca in campo rosso): con l’unità d’Italia (1861) diventò la bandiera del Regno d’Italia. In seguito alla proclamazione della Repubblica (1946), lo scudo dei Savoia fu eliminato.

prof.ssa Francesca Zerman Dipartimento di Lettere